Eccidio di Navicello – Commemorazione del 10 marzo 2024

È stato commemorato domenica 11 marzo 2024 l’eccidio di Navicello, a ricordo degli avvenimenti che il 10 marzo 1945  interessarono le zone di Campazzo, via Larga e Villavara e in cui vennero catturati e fucilati in prossimità del ponte sul Panaro dieci uomini scelti fra gli ostaggi catturati pochi giorni prima. La rappresaglia avveniva per l’uccisione di due soldati tedeschi, avvenuta il 20 febbraio 1945 a Bomporto.

Alla commemorazione che ha visto come ogni anno la partecipazione delle amministrazioni comunali e dell’ANPI, è intervenuto anche il sindaco del Consiglio Comunale degli Alunni della scuola secondaria “A. Volta”, Javier Fantuzzi. Questo il suo discorso:

“Sono passati 79 anni da questo martirio e ancora oggi, nonostante le varie evoluzioni  dell’uomo, altre guerre e  altri martìri  si combattono sul suolo della nostra Casa Terra. Diventa così ancora più urgente essere qui, a ricordare gli uomini e le donne che si sono fatti strumento ed eroi/eroine della grande selva che è stato il secolo scorso, il Novecento, per consegnarci  una Casa migliore,
sulla quale costruire le basi necessarie per vivere una vita ideale, all’insegna dei valori della libertà e del rispetto.

Siamo qui per non dimenticare. Celebrare la memoria significa riscoprire chi siamo, preservare le radici, ricordare i drammi collettivi per evitare nuove barbarie. E oggi, onoriamo le vittime del Navicello, donne e uomini che si sono sacrificati per la dignità e la democrazia. Li onoriamo con la consapevolezza di quanto sia necessario estirpare ed eliminare dalla mentalità delle persone ogni forma di persecuzione ideologica, etnica e religiosa. Ecco, è per questo che sono qui a rappresentare la scuola e i giovani che, attraverso lo studio della Costituzione e dei diritti, si faranno strumento di una ricostruzione della società, di una ricostruzione interiore necessaria e strumentale per porre le fondamenta  di una società sana. Voglio concludere questo intervento riportando le parole che Piero Calamandrei ha rivolto a noi giovani nel “Discorso sulla Costituzione nata dalla Resistenza:

Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i Partigiani,

nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”.

Si ringraziano i referenti del CCA, prof. Oscar Paltrinieri, prof.ssa Carmela Ribino, prof. Andrea Candeo per la collaborazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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